Pizza fritta: pizzerie VS “vasci”

person Pubblicato da: Alessia Giannino list In: Tattà Magazine Sopra: comment Commento: 0 favorite Colpire: 3359
La pizza fritta è uno degli street food napoletani più conosciuti al mondo.

Non c’è persona che si trovi a Napoli che non ne assaggi una: impasti leggeri, ricotta, cicoli, salame, provola (e chi più ne ha più ne metta) e una frittura veloce, in modo da garantire friabilità e morbidezza allo stesso tempo.

La pizza fritta è uno degli street food napoletani più conosciuti al mondo.

Non c’è persona che si trovi a Napoli che non ne assaggi una: impasti leggeri, ricotta, cicoli, salame, provola (e chi più ne ha più ne metta) e una frittura veloce, in modo da garantire friabilità e morbidezza allo stesso tempo.

Come già abbiamo raccontato in un articolo precedente, la pizza fritta è nata nel dopoguerra: inizialmente era fatta di sola pasta e costava molto meno rispetto ad una cotta nel forno a legna; poi, così come per la pizza classica, anche quella fritta si è evoluta e sono stati pensati diversi ripieni, che l’hanno resa ancora più buona.

Abbiamo già scoperto in quali pizzerie mangiare le migliori pizze fritte.

La tradizione napoletana, però, è così particolare che anche questa pietanza ha una storia fatta di vasci e nonne, che friggevano questo “cibo da strada” nelle proprie case.

Il vascio a Napoli, infatti, è una casa, di due o tre vani a pian terreno, la cui porta d’accesso si trova proprio lungo la strada. Ancora oggi, oltre alle tantissime pizzerie storiche e non, ci sono un paio di vasci che in tantissimi continuano a visitare per gustare pizze fritte genuine, economiche e buonissime.

Mappa dei “vasci” più foodie di Napoli

Ai Quartieri Spagnoli, nel cuore pulsante di Napoli, precisamente in Via Speranzella 180, c’è Fernanda, una signora col sorriso stampato sulle labbra, che frigge pizze fritte da decenni nel suo storico vascio. Attività ereditata dalla mamma, è forse una delle poche a preparare l’impasto ancora a mano. Fernanda è simpaticissima e invita i suoi clienti ad accomodarsi in casa, dove si respira un’aria familiare e un’atmosfera davvero particolare. È come se si tornasse indietro nel tempo, in uno di quei film degli anni ’50. Il panaro è un’arma di sopravvivenza, per i vicini di Fernanda, che si fanno mettere nel cestino la loro pizza fritta preferita, ancora calda. La completa è quella con ricotta, cicoli, provola, pomodoro e pepe, tutti ingredienti scelti in modo molto puntiglioso dalla stessa cuoca. La pizza grande completa costa solo 2,50 €; quella piccola 1,50€.

Un altro vascio celebre è quello di Gennaro ‘ngopp ‘e chianche. Da Piazza Carità bisogna salire per un vicoletto che conduce sempre nei Quartieri Spagnoli e, affacciato alla finestra, in Via Simonelli 38, si trova sempre Gennaro, aperto 24 ore su 24. Sorriso smagliante, come quello di Fernanda, ha sempre le mani in pasta. Anche qui la pizza fritta completa è d’obbligo e costa 4€.  L’impasto è leggero e friabile: da provare assolutamente.

Probabilmente di queste “pizzerie nei vasci” ne esistono anche altre: una, sicuramente, era quella di Don Giuann, che purtroppo ha chiuso.

Non vi resta che fare un giro ai Quartieri Spagnoli per perdervi a cercare qualche pizzeria nascosta tra le mura delle case!

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